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GUARDARE IL PRESENTE PER COSTRUIRE IL FUTURO

La transizione energetica in corso richiede una trasformazione profonda dell’intero sistema elettrico. Le reti intelligenti, la “Demand-Response” e i “Vehicle-to-Grid” saranno i pilastri per un sistema elettrico sostenibile ed efficiente. Il crescente ricorso a fonti rinnovabili non programmabili, come il solare fotovoltaico e l’eolico, unitamente a una progressiva elettrificazione dei consumi — nei trasporti, nel riscaldamento e nei processi industriali — impone una revisione strutturale della gestione dell’energia.

In uno scenario (abbastanza prossimo) in cui il 60% della generazione elettrica proviene da rinnovabili non programmabili e i consumi elettrici sono in forte aumento, l’efficienza del sistema non può più essere garantita solo da logiche tradizionali di produzione centralizzata. Serve una rete intelligente, flessibile e distribuita, capace di integrare nuovi attori, tra cui i veicoli elettrici, sempre più numerosi e sempre più interconnessi.
Le reti elettriche, in effetti, già stanno attraversando una profonda evoluzione tecnologica e sia Terna sia Enel Distribuzione stanno lavorando su scenari che considerano tale dinamica. Da sistemi passivi concepiti per trasportare energia da grandi centrali ai punti di consumo, le reti stanno diventando sempre più piattaforme attive, intelligenti e digitalizzate. La diffusione capillare di fonti distribuite (prosumer, impianti residenziali, comunità energetiche) e la necessità di gestire flussi bidirezionali impongono una visione nuova, centrata sulla flessibilità e sull’interazione dinamica tra produzione, consumo e stoccaggio.
In questo contesto, la rete non è più un semplice vettore, ma un abilitatore della transizione: deve essere in grado di assorbire le variazioni di produzione rinnovabile, indirizzare i flussi di energia verso i punti di domanda più flessibili e integrare risorse distribuite, tra cui i veicoli elettrici, come elementi attivi del sistema.

La Demand-Response (DR) rappresenta uno strumento chiave per garantire la stabilità del sistema elettrico in presenza di elevata penetrazione rinnovabile. Attraverso la modulazione dei consumi da parte degli utenti finali, su base volontaria o automatizzata, la DR consente di adattare la domanda di energia alle condizioni di produzione, contribuendo al bilanciamento della rete e alla riduzione dei costi di sistema.
I meccanismi di DR possono essere attivati in tempo reale o su base programmata, coinvolgendo sia i grandi consumatori industriali sia gli utenti residenziali. La partecipazione attiva della domanda rende il sistema più capace di adattarsi alle necessità contingenti, riduce la necessità di riserva e permette di valorizzare pienamente la generazione rinnovabile, evitando sprechi e congestioni.

Il tutto, tra l’altro, garantendo una maggiore produzione rinnovabile che consente di avere costi dell’energia più bassi.
Nel quadro di un’elevata elettrificazione dei trasporti, scenario prevedibile e auspicabile, i veicoli elettrici non rappresentano solo una nuova voce della domanda, ma possono diventare risorse preziose per il sistema elettrico. Grazie alla tecnologia Vehicle-to-Grid (V2G), i mezzi elettrici possono non solo assorbire energia dalla rete, ma anche restituirla, fungendo da unità mobili di accumulo distribuito. Con milioni di veicoli connessi e batterie sempre più performanti, il V2G abilita scenari di aggregazione della flessibilità: le auto parcheggiate durante le ore diurne o notturne possono partecipare attivamente ai mercati dell’energia, offrendo servizi di bilanciamento, regolazione di frequenza e gestione dei picchi. L’integrazione del V2G richiede però un’evoluzione normativa e tecnica: dalla standardizzazione dei protocolli di comunicazione tra veicolo, rete e aggregatore, alla definizione di modelli di business che remunerino adeguatamente i proprietari dei veicoli per i servizi offerti.
Tuttavia, i vantaggi potenziali sono enormi: si stima che un parco circolante di 10 milioni di veicoli elettrici possa offrire, in condizioni ottimali, fino a 100 GWh di capacità flessibile giornaliera. La simultanea diffusione di fonti non programmabili e di veicoli elettrici può creare sinergie virtuose. Ad esempio, in giornate molto soleggiate l’energia prodotta in eccesso dagli impianti fotovoltaici può essere immagazzinata nelle batterie dei veicoli connessi alla rete. In momenti di scarsa produzione, la stessa energia può essere restituita alla rete per contribuire al bilanciamento, il tutto con beneficio per il sistema e per le tasche degli attori, attivi e passivi, dello stesso.

Questa logica di carica intelligente (smart charging) e di scambio bidirezionale (V2G) permette di ridurre le necessità di capacità di generazione di riserva e di minimizzare gli investimenti in nuove infrastrutture, migliorando l’efficienza complessiva del sistema.
Nonostante le potenzialità, la diffusione della DR e del V2G su larga scala presenta ancora ostacoli tecnici, economici e regolatori.

Tra i principali:

  • digitalizzazione e cybersecurity; la gestione di milioni di dispositivi connessi richiede infrastrutture di comunicazione avanzate e sistemi di sicurezza robusti;
  • regolazione e mercato; occorre evolvere il quadro regolatorio per riconoscere formalmente i veicoli elettrici e gli aggregatori come operatori di rete e partecipanti ai mercati.
  • coinvolgimento dell’utente finale; la partecipazione attiva richiede modelli semplici, remunerativi e trasparenti, per incentivare l’adozione delle nuove tecnologie.

In uno scenario di elettrificazione spinta dei consumi e con una quota rinnovabile del 60%, la gestione efficiente della rete diventa una condizione imprescindibile per la sostenibilità del sistema elettrico. La combinazione di reti intelligenti, Demand-Response e veicoli elettrici abilitati al V2G offre una risposta concreta alle sfide poste dalla variabilità delle fonti rinnovabili e dalla crescita dei carichi. Investire oggi in infrastrutture digitali, modelli di business innovativi e regolazioni aperte all’innovazione significa costruire un sistema resiliente, flessibile e partecipativo, capace non solo di affrontare, ma di guidare la transizione energetica. Per questi motivi serve quanto prima una azione legislativo/regolatoria che intervenga ad avviare questo percorso che, insieme al necessario e urgente aumento delle installazioni rinnovabili, potrà portare nel giro di qualche lustro ad un sistema assolutamente virtuoso, sicuro ed economico.